Quali misure di precauzione per la formazione in aula

In attesa di scoprire se il nuovo DPCM interverrà sul tema, in questo momento gli unici corsi che possono continuare a svolgersi in aula, in presenza fisica, sono quelli in materia di sicurezza sul lavoro. Nonostante enti di formazione ed aziende abbiano trasferito in videoconferenza buona parte dell’attività, ci sono alcuni titoli che, per argomento o per profilo dei destinatari, restano più efficaci se il docente e i partecipanti possono relazionarsi di persona.

Ci sono alcune misure, alcune indicate dalla normativa e altre di buone prassi, per ridurre al minimo le possibilità di contagio durante un corso. Ecco alcuni esempi:

  • l’accesso agli spazi è consentito solo a chi NON ha una temperatura corporea superiore a 37,5° e/o presenta sintomi di influenza e/o è in quarantena e/o ha avuto contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti e/o è soggetto a restrizioni per il soggiorno o il transito in Paesi “a rischio” (vedi allegato al DPCM) nei 14 giorni precedenti;
  • l’aula è sanificata prima e dopo ogni sessione e consente un adeguato ricambio d’aria, da programmare ogni ora circa;
  • la distanza interpersonale è di almeno 1 metro;
  • i partecipanti indossano la mascherina durante tutta la durata della lezione, per i docenti c’è anche l’opzione della visiera trasparente;
  • le mani devono essere igienizzate all’ingresso ma anche in seguito, soprattutto prima di ogni eventuale consegna/passaggio di materiale (es. consegna di test)
  • si preferisce l’utilizzo di dotazioni individuali rispetto a quelle condivise. Se proprio non si può far diversamente, prevedere l’utilizzo di spray o salviette igienizzanti tra un partecipante e l’altro;
  • prestare attenzione anche alle occasioni di contatto “collaterali”: utilizzo dei servizi igienici, pausa caffè, pausa pranzo, raccolta dei rifiuti.
  • rispetto ai corsi di primo soccorso e BLSD, è auspicabile tenere presente anche la Circolare del 26 giugno 2020 del Ministero della Salute che, fra le altre cose, suggerisce di limitare le manovre di rianimazione alle sole compressioni, evitando di alternare le ventilazioni se non in casi particolari (es. vittime in età pediatrica).

Se il corso è gestito con diligenza e attenzione, anche se dovesse emergere un positivo tra i presenti tendenzialmente l’Aulss non considererà gli altri partecipanti come “contatti stretti”. Queste sono le misure minime adottate anche presso le nostre aule di Piazza delle Istituzioni, UNIS&F Lab a Treviso e Piazzetta del Portello a Pordenone. Nel caso dei corsi presso sede aziendali, supportiamo i referenti nella verifica delle soluzioni che hanno identificato.

 

 

Per informazioni:

Ufficio Formazione Sicurezza

Tel. 0422 916 456

E-mail: sicurezza@unisef.it

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